Pubblicata la Guida del GSE con le modalità per l’attestazione della sostenibilità dei biocombustibili

Confagricoltura Piacenza rende noto che prosegue il percorso di attuazione della disciplina in materia di certificazione della sostenibilità dei biocombustibili che riguarda produttori e fornitori di biomasse e produttori di energia in impianti al di sopra di determinate soglie minime di potenza (pari a 2 MWt – circa 800 Kw – per il biogas e 20 MWt per le biomasse).

“Il 10 aprile – spiega Roberta Bettuzzi, responsabile dell’Ufficio Investimenti di Confagricoltura Piacenza – il GSE ha emanato la “Guida alla sostenibilità per gli impianti incentivati” che indica le modalità di invio di documentazione di sostenibilità e le dichiarazioni per il periodo 2023-2025 richieste agli operatori economici, in vista dell’adozione di uno schema di certificazione riconosciuto dall’UE o dello schema nazionale di certificazione la cui entrata in vigore è stata prorogata”.

Nella Guida sono illustrati i dettagli relativi agli obblighi di certificazione, ai casi di esenzione (impianti sotto soglia di potenza), nonché i termini e le modalità di invio delle dichiarazioni per la verifica della sostenibilità, per bioliquidi, biomasse solide e biogas utilizzati da impianti che beneficiano degli incentivi TO, GRIN (ex CV), FER, e dei meccanismi di remunerazione BIO-PMG e BIOL-PMG. Nella sezione dedicata del sito istituzionale del GSE è stata, inoltre, pubblicata tutta la modulistica utile al rispetto degli adempimenti previsti dalla normativa. Il periodo transitorio è stato esteso fino al 31 dicembre 2025, con un’ulteriore proroga al 30 giugno 2026 per le biomasse solide, se il preventivo di certificazione è accettato entro il 31 maggio 2025. La guida prevede l’invio di diverse dichiarazioni, tra cui: Dichiarazioni di esenzione, per impianti sotto soglia di potenza; Autodichiarazioni annuali per i periodi 2023-2025, per attestare la sostenibilità del combustibile usato; Atti di impegno 2025, per l’uso esclusivo di biocombustibili sostenibili; Dichiarazioni mensili opzionali, per chi desidera aggiornare i dati con maggiore frequenza. L’inosservanza degli obblighi comporta la sospensione degli incentivi o dei meccanismi di remunerazione. Confagricoltura ha tuttavia evidenziato diverse criticità riscontrabili nella Guida e incongruenze nelle tempistiche delle comunicazioni con riferimento alle quali ha chiesto un intervento del Gse.  L’Obbligo di autodichiarazione per gli impianti TO/GRIN/FER è richiesta retroattiva che grava ingiustamente sugli impianti il cui meccanismo di incentivazione non richiedeva informazioni di tracciabilità della biomassa. Particolare preoccupazione desta la richiesta di inviare gli atti di impegno entro il 30 aprile, tra l’altro incoerente con la scadenza per l’accettazione del preventivo di certificazione fissata al 31 maggio 2025. Aspetti di chiarezza e coerenza normativa che rischiano di mettere in difficoltà numerosi operatori del settore, soprattutto quelli già attivi prima dell’entrata in vigore della nuova disciplina. “In attesa di eventuali chiarimenti e aggiornamenti da parte del GSE – conclude Bettuzzi – gli operatori sono chiamati a monitorare attentamente le scadenze e a rivolgersi nel più breve tempo possibile agli studi professionali che già seguono gli impianti per gli adempimenti amministrativi cogenti”.

 

 

Sigla Significato Descrizione
TO Tariffa Omnicomprensiva Meccanismo introdotto dal DM 8 dicembre 2008 che prevede un incentivo fisso per ogni kWh di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili, inclusi gli impianti a biogas.
GRIN Gestione Riconoscimento Incentivo Sistema che ha sostituito i Certificati Verdi (CV) per gli impianti rinnovabili, regolato dal DM 6 luglio 2012. Gli impianti a biogas possono accedere a questo incentivo, che prevede un contributo economico per l’energia prodotta.
FER Fonti di Energia Rinnovabile Incentivi previsti dai decreti FER (es. DM 6 luglio 2012 e DM 23 giugno 2016) per la produzione di energia da fonti rinnovabili. Gli impianti a biogas possono beneficiare di questi incentivi, che variano in base alla potenza e alla tipologia dell’impianto.
BIO-PMG Prezzo Minimo Garantito per Biogas Meccanismo di remunerazione che garantisce un prezzo minimo per l’energia elettrica prodotta da impianti alimentati a biogas. È destinato agli impianti che hanno concluso il periodo di incentivazione o che vi rinunciano anticipatamente. Il BIO-PMG non è un incentivo, ma un sistema che assicura la copertura dei costi operativi dell’impianto.
BIOL-PMG Prezzo Minimo Garantito per Bioliquidi Simile al BIO-PMG, questo meccanismo si applica agli impianti alimentati da bioliquidi sostenibili. Garantisce un prezzo minimo per l’energia prodotta, assicurando la sostenibilità economica dell’impianto anche dopo la fine degli incentivi tradizionali.