Pagamento per la riduzione dell’antimicrobico resistenza e per il benessere animale- Eco-schema 1: cambia il periodo di osservazione

Con il decreto del 30 marzo 2025, il MASAF ha modificato l’articolo 17 del D.M. 23 dicembre 2022, introducendo importanti novità in merito all’eco-schema 1 “Pagamento per la riduzione dell’antimicrobico resistenza e per il benessere animale”, una delle misure chiave della nuova PAC.

“Il cambiamento principale riguarda il periodo di osservazione, ovvero l’arco temporale in cui vengono valutati i comportamenti degli allevatori rispetto agli impegni richiesti – spiega Susanna Franzini, responsabile dei Servizi Tecnici di Confagricoltura Piacenza –. Per il 2025, il periodo inizia il 1° gennaio e termina il 30 settembre. È importante sottolineare che, nonostante la durata ridotta rispetto all’anno solare, il premio rimane invariato”.

Dal 2026, invece, il periodo di osservazione si uniformerà a una logica annuale “mobile”: dal 1° ottobre dell’anno precedente al 30 settembre dell’anno di domanda. “Si tratta di un cambiamento strutturale – prosegue Franzini –. I comportamenti virtuosi necessitano di essere evidenziati attraverso un monitoraggio puntuale sul portale ClassyFarm”.

Si ricorda che L’eco-schema 1 si compone di due livelli:

Livello 1: riduzione dell’antimicrobico resistenza, con l’obbligo per l’allevatore di ridurre l’uso di antimicrobici veterinari. È ammesso il premio per gli allevamenti che, secondo i dati di ClassyFarm, mantengano valori di DDD (dose definita giornaliera) uguali o inferiori a quelli indicati dall’allegato XI del decreto, oppure che, pur superando tali soglie, abbiano comunque ridotto del 10% l’uso di antimicrobici rispetto al 2022.

Livello 2: adesione al Sistema di Qualità Nazionale per il Benessere Animale (SQNBA) con obbligo di pascolamento, verificato da appositi organismi di controllo. Sono ammessi al premio gli allevamenti bovini da latte, da carne, a duplice attitudine e gli allevamenti suinicoli per tutte le categorie previste da ClassyFarm.

“Questi requisiti vanno monitorati con precisione nel periodo indicato, e devono essere coerentemente documentati” – sottolinea Franzini.

Gli uffici tecnici di Confagricoltura Piacenza restano a disposizione delle imprese associate per supportarle nella corretta interpretazione delle nuove disposizioni e nella gestione delle pratiche tecniche legate all’eco-schema 1.