Piacenza, sabato 4 ottobre 2025– Una delegazione dei giovani imprenditori agricoli di Confagricoltura Emilia-Romagna ha partecipato al Corso Dirigenti Anga, svoltosi il 23 e 24 settembre a Roma presso Palazzo della Valle, sede nazionale di Confagricoltura. L’iniziativa, voluta dall’associazione nazionale guidata da Giovanni Gioia, ha avuto l’obiettivo di formare la nuova classe dirigente del sindacato, fornendo strumenti concreti di crescita personale e collettiva.
Per l’Emilia-Romagna erano presenti Damiano Roncari (presidente Anga Reggio Emilia e vicepresidente Anga Emilia Romagna), Riccardo Garuti (presidente Anga Modena e vicepresidente Anga Emilia Romagna), Edoardo Libè (vicepresidente Anga Piacenza) ed Elena Melandri (Anga Ravenna). Alla chiusura dei lavori, in occasione del Consiglio nazionale Anga, è intervenuta anche Claudia Guidi, presidente regionale Anga e vicepresidente di Confagricoltura Ferrara.
Durante le due giornate, i giovani dirigenti hanno approfondito temi legati alla struttura organizzativa di Confagricoltura, alla rappresentanza e al ruolo dei giovani nel sindacato, con un focus sulle soft skills e sul public speaking.
Nel corso dell’iniziativa, Edoardo Libè è intervenuto sul tema delle emissioni agricole e delle politiche climatiche, sottolineando la necessità di distinguere con chiarezza tra i diversi gas serra. “I dati ufficiali mostrano che la gran parte della CO₂ deriva da trasporti, produzione di energia e industria – ha ricordato Libè –. L’agricoltura italiana contribuisce in misura limitata alle emissioni dirette di anidride carbonica: le emissioni del settore riguardano più che altro metano (CH₄) e protossido di azoto (N₂O). Confondere i piani porta a misure sproporzionate che rischiano di penalizzare chi ha già fatto grandi sforzi di riduzione”.
L’intervento di Edoardo Libè. Libè ha ribadito l’importanza di politiche settoriali mirate: “Se il target è la CO₂, bisogna agire sui grandi emettitori fossili; se parliamo di ammoniaca e qualità dell’aria, servono misure dedicate al settore agricolo, ma accompagnate da incentivi, innovazione e tempi di transizione”.
Un’esperienza di crescita condivisa. Accanto alla parte tecnica, l’esperienza romana è stata per i giovani Anga un momento di confronto e di rafforzamento dei legami associativi. “Il corso dirigenti è stata un’esperienza importante sia per la mia crescita personale che per quella dell’associazione – ha commentato Libè –. Ci ha permesso di gettare le basi per un futuro solido e condiviso dei giovani di Confagricoltura. Ringrazio il presidente provinciale di Piacenza, Filippo Losi, per l’opportunità, la presidente regionale Claudia Guidi e il presidente nazionale Giovanni Gioia per il loro sostegno. È stato un piacere arricchirmi di nuove conoscenze grazie a colleghi di altissimo livello, con cui ho instaurato rapporti che sicuramente avranno un grande futuro. Consiglio a tutti i giovani di Anga di partecipare a esperienze come questa: aprono la mente e portano a una crescita concreta per un futuro prospero”.
La presidente regionale Anga, Claudia Guidi, ha concluso ricordando il valore strategico della formazione: “I giovani imprenditori agricoli rappresentano la continuità del sindacato ma anche la sua capacità di rinnovarsi. Investire sulla formazione significa puntare su competenze, visione e responsabilità per affrontare le sfide dell’agricoltura di domani”.