Piacenza, 18 dicembre 2025 – Con la pubblicazione del decreto attuativo del 17 dicembre, il Ministero dell’Agricoltura ha definito il quadro operativo della nuova Facility “Parco Agrisolare”, misura PNRR che mette a disposizione 789 milioni di euro per sostenere la realizzazione di impianti fotovoltaici sui fabbricati agricoli e agroindustriali.
La misura è finalizzata a promuovere l’autoproduzione di energia rinnovabile, la riduzione dei costi energetici e la riqualificazione delle strutture aziendali, senza consumo di suolo, confermando l’attenzione verso una transizione energetica compatibile con le esigenze del settore primario.
«Il decreto chiarisce alcuni aspetti dirimenti per le imprese agricole – spiega Roberta Bettuzzi, responsabile dell’Ufficio Investimenti di Confagricoltura Piacenza – a partire dalle caratteristiche tecniche degli impianti ammissibili, che devono essere realizzati esclusivamente su edifici a uso produttivo, e dai massimali di spesa, fissati in 1.500 euro per kWp per i pannelli fotovoltaici».
Un elemento centrale riguarda anche le tempistiche, che assumono valore vincolante ai fini del contributo.
«Le aziende devono sapere che i progetti finanziati dovranno essere completati entro 18 mesi dalla concessione del contributo – sottolinea Bettuzzi –. Per completamento si intende la completa installazione dell’impianto e delle opere previste dal progetto, non è però richiesta la connessione alla rete, che può avvenire successivamente. Il rispetto dei tempi è determinante per non perdere il finanziamento».
Il decreto definisce inoltre i criteri di selezione dei progetti, introducendo una chiara priorità per:
i soggetti che non hanno già beneficiato dei precedenti bandi Parco Agrisolare e per le imprese iscritte alla Rete del lavoro agricolo di qualità.
«Non si tratta di un’esclusione automatica per chi ha già usufruito della misura – precisa Bettuzzi – ma di un criterio di priorità che punta ad ampliare la platea dei beneficiari e a valorizzare le imprese che operano nel rispetto delle regole e della legalità del lavoro».
Le risorse saranno ripartite tra produzione agricola primaria, trasformazione dei prodotti agricoli e agroindustria, con una quota rilevante destinata anche al Mezzogiorno, come previsto dai vincoli del PNRR.
«Il Parco Agrisolare rappresenta un’opportunità importante per rafforzare la competitività delle imprese agricole anche sul fronte energetico – conclude Bettuzzi – ma è fondamentale affrontare la misura con una valutazione tecnica accurata, verificando requisiti, tempi e sostenibilità dell’investimento. Se mi è consentita una considerazione a margine: speravamo che per il nostro territorio si potesse fare ancora di più, anche in considerazione che altre aree del Paese hanno beneficiato di bandi dedicati».
L’Ufficio Investimenti di Confagricoltura Piacenza è a disposizione delle imprese associate per fornire assistenza tecnica e amministrativa, supporto nella valutazione dei progetti e accompagnamento nella partecipazione ai bandi della misura Parco Agrisolare.
