Giovani agricoltori in allerta: “La nuova PAC ci toglie futuro”

Piacenza, 27 novembre 2025 – La Sala Bertonazzi del Palazzo dell’Agricoltura ha ospitato, giovedì 27 novembre, il convegno dedicato alla PAC post 2027 e ai possibili scenari futuri, organizzato da Anga Piacenza – Giovani di Confagricoltura. L’incontro ha richiamato imprenditori e tecnici in un momento decisivo per il futuro della Politica Agricola Comune.

Ad aprire i lavori è stato Filippo Losi, presidente dei Giovani di Confagricoltura: “Questo convegno nasce dalle preoccupazioni dei giovani agricoltori. La proposta europea indebolisce la PAC, riduce le risorse e rischia di trasformarla in uno strumento non più pensato per chi produce. Il nostro settore non può essere trattato come merce di scambio: le imprese giovani hanno bisogno di certezze, non di vincoli e burocrazia folle. L’agricoltura resta una scelta di presente e una sfida per il futuro, ma va messa nelle condizioni di crescere”.

Sul quadro economico è intervenuto Vincenzo Lenucci, direttore Politiche Sviluppo Economico delle Filiere Agroalimentari di Confagricoltura, illustrando le criticità delle proposte della Commissione: taglio del 22% del budget PAC, perdita della distinzione tra FEAGA e FEASR e risorse agricole inglobate in un “fondo unico” insieme ad altre politiche UE. “È inaccettabile – ha spiegato – che mentre il bilancio complessivo dell’Unione aumenta del 64%, la spesa agricola si dimezzi in termini di incidenza. Per l’Italia questo significa un miliardo in meno all’anno di sostegni al reddito. Non è la riforma che serve all’Europa”.

Sulla base dei casi aziendali portati da Susanna Franzini, responsabile dei Servizi tecnici di Confagricoltura Piacenza, si è cercato di simulare come l’applicazione di questa proposta di riforma potrebbe impattare sulle aziende. “Il timore è che ci possano essere riduzioni importanti su più tipologie aziendali: nella zootecnia da latte, nei seminativi e anche nel pomodoro da industria, per aziende già esposte a costi crescenti. Il quadro prospettico che si delineerebbe con queste regole vedrebbe le imprese faticare ancor più a mantenere la redditività” – ha sottolineato.

Un aggiornamento fiscale a cura della Consulente Fiscale di Confagricoltura Piacenza, Michela Filippi e un ampio confronto con il pubblico, animato da un sondaggio interattivo a cura di Lara Sartori, referente di Anga Piacenza, hanno arricchito l’evento moderato dalla responsabile della Comunicazione dell’Associazione, Elena Gherardi.

In chiusura della giornata, densa di contenuti e preoccupazioni, ma anche di determinazione, Umberto Gorra, presidente di Confagricoltura Piacenza, ha ribadito: “La PAC è nata per garantire reddito, sicurezza alimentare e competitività. Oggi tutto questo viene messo in discussione: meno risorse, più vincoli, poca visione. Confagricoltura non può accettare questa impostazione e chiede che la riforma venga ripensata dalle fondamenta”.

“Per l’Italia il settore agroalimentare è uno degli ultimi asset strategici che ci sono rimasti – gli ha fatto eco Losi – cerchiamo di non distruggere anche questo”.

Gorra ha dunque annunciato l’imminente mobilitazione: “Il 18 dicembre saremo a Bruxelles: anche una delegazione di Confagricoltura Piacenza parteciperà alla manifestazione per chiedere una PAC che difenda davvero gli agricoltori europei”.

L’appuntamento ha confermato il ruolo centrale di Anga Piacenza come luogo di confronto, formazione e impegno, capace di dare voce alle nuove generazioni di imprenditori agricoli.