Lettera aperta di Confagricoltura Emilia Romagna: “Sostenere il primario minacciato da alluvioni, frane e Psa”

Agricoltura e agroalimentare sono “il petrolio dell’Italia”. Dai grandi della terra, riuniti al G7 Agricoltura di Siracusa, queste parole tuonano nel bel mezzo della terza alluvione che ha colpito sempre le stesse zone dell’Emilia-Romagna.

 

I leader europei ci ricordano così che perdere pezzi del settore primario significa sfasciare intere comunità e con esse l’imprenditoria agricola che per secoli ha dato forma a quel “food made in Italy” capace di penetrare i mercati mondiali e di crescere sempre di più.

 

Dati certi dell’ennesimo disastro naturale o “innaturale” non ce ne sono, si parla di centinaia di migliaia di euro di danni alle colture ma poco importa quando la maggior parte delle aziende agricole sfregiate, per ben tre volte in sedici mesi, sta pensando di chiudere.

 

Confagricoltura Emilia Romagna, la voce degli agricoltori, con una base associativa costituita da oltre 12 mila aziende agricole – ossia il 40% della superficie regionale coltivata -, «chiede alle Istituzioni risposte concrete e veloci, confida nell’operato del nuovo commissario per l’alluvione Irene Priolo, e vuole ringraziare tutti coloro che non hanno mai smesso di credere ai valori della terra, coloro che continuano a tenere alta l’attenzione sulla grave crisi che sta attraversando il comparto in Emilia-Romagna tra alluvioni e frane, persino con l’incubo della peste suina che minaccia di entrare negli allevamenti».

 

Il nostro grazie, prosegue la Confagricoltura regionale, va a tutti coloro che si sono adoperati per prestare aiuto a cittadini e imprese, ai tanti soccorritori e volontari, ma anche ai media per il racconto puntuale. Ringraziamo per l’impareggiabile lavoro il servizio pubblico e le emittenti televisive e radiofoniche che stanno seguendo passo passo la nuova drammatica emergenza raggiungendo anche zone isolate da più di un anno, i quotidiani del territorio che non mancano di catturare la realtà grazie a servizi di cronaca dettagliati e testimonianze dirette.