Dall’assemblea di Confagricoltura regionale visione comune e sostegno alle imprese

Grande partecipazione all’assemblea annuale dei soci di Confagricoltura Emilia Romagna svoltasi oggi a Bologna, con la partecipazione dei delegati delle Unioni.

Il presidente Marcello Bonvicini si è soffermato sulle problematiche della nuova Pac e sul nodo della politica Farm to Fork, in particolare la drastica riduzione dell’uso di agrofarmaci che rende pressoché impossibile approntare una strategia efficace di difesa fitosanitaria soprattutto in comparti strategici quali la frutticoltura e la vitivinicoltura.


Per la crisi del settore frutticolo si attendono risposte concrete alle richieste avanzate da Confagricoltura sui tavoli nazionali, inoltre ha sottolineato il presidente regionale, «puntiamo al rafforzamento del ruolo e delle funzioni delle OP, affinché possano anche investire di più in ricerca». Nel sistema del pomodoro da industria, dice, «crediamo sia fondamentale per i produttori fare fronte comune, valorizzare la qualità della materia prima italiana e sostenere la richiesta di chiusura dell’accordo quadro per il Nord Italia a 150 euro a tonnellata in linea con paesi come la Spagna che da tempo ha chiuso la trattativa».


Per il settore del vino si rileva una situazione di mercato ferma per molte eccellenze vinicole emiliano-romagnole, tra cui Lambrusco e Ancellotta, l’auspicio per il presidente Bonvicini è arrivare a ottenere la distillazione di crisi purché sia praticata a prezzi congrui, seguendo l’esempio di altre regioni.


Altra sfida che ci vede protagonisti, ha aggiunto il presidente di Confagricoltura Emilia Romagna, riguarda il controllo della fauna selvatica per i danni sempre più rilevanti arrecati da ungulati e corvidi, da oche selvatiche e nutrie. Di pari passo, incalzando la Regione, si lavora per potenziare le politiche di contrasto alla PSA e contenere il numero di cinghiali.


E ancora, l’attività sindacale si sta concentrando sui problemi di liquidità delle aziende agricole. «Fondamentale continuare a stringere relazioni proficue con gli enti bancari, favorire l’accesso al credito, siamo convinti – ne è certo il presidente regionale – che sia nell’interesse della banca stessa garantire in futuro un tessuto economico saldo».


Dirigenti e associati hanno dato un prezioso contributo al dibattito fornendo spunti e idee per lo sviluppo di iniziative comuni sul territorio. Tra i temi caldi affrontati: la sofferenza delle aziende zootecniche, incluse quelle produttrici di latte per il Parmigiano Reggiano, a causa dell’aumento dei costi di produzione che non ha risparmiato nessuno; la tenuta del sistema bieticolo-saccarifero che saluta con favore l’incremento significativo del prezzo dello zucchero sul mercato mondiale; il biologico: via libera dall’assemblea alla proposta di Confagricoltura nazionale di costituire una associazione di produttori biologici che avrà il compito di rappresentare il comparto sui tavoli ministeriali. Sulle sementi è stato poi evidenziato l’impatto che il nuovo sistema di obbligo della certificazione potrà avere sulle imprese e al contempo la necessità di rilanciare la produzione in Italia. Si è parlato della transizione agro-energetica in piena evoluzione e delle potenzialità del fotovoltaico, agrivoltaico, ma anche dell’emergenza siccità che resta comunque grave.

Forte il sostegno della Federazione regionale alle aree colpite da alluvioni e frane, la situazione si sta aggravando giorno dopo giorno, in primis nel Ravennate e nel Bolognese visto il perdurare delle condizioni meteo avverse e l’intensità delle precipitazioni.