Il 29 novembre scorso, presso la Sala Zelioli Lanzini alla Fiera Zootecnica di Cremona, si è tenuto un convegno dal titolo “SOSTENIBILITA’ ECONOMICA E AMBIENTALE DELL’ALLEVAMENTO DEL SUINO PESANTE”.

Il convegno nasce principalmente per riportare i risultati di uno studio condotto dal Professor Matteo Crovetto dell’Università degli Studi di Milano – Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali, Università degli Studi di Milano e dal suo staff, su richiesta di Confagricoltura Emilia-Romagna e con il sostegno finanziario del Gruppo Martini SPA.

Obiettivo dell’indagine era quello di verificare, in aziende suinicole rappresentative della realtà zootecnica più intensiva e produttiva del nostro Paese, se i valori medi di performance zootecniche, di alimentazione e di escrezione azotata dei suini in accrescimento-ingrasso tuttora utilizzati come riferimento ai fini della valutazione dell’impatto ambientale degli allevamenti stessi, siano ancora validi o siano superati e quindi da rivedere e aggiornare.

Negli anni, le tecniche di allevamento e gli stessi animali sono infatti cambiati, grazie alla genetica, a ricoveri e strutture migliorati, a tecniche alimentari più innovative e a un migliore benessere e sanità degli animali stessi.

Lo studio ha evidenziato come su sei allevamenti, rispetto ai dati di riferimento di oltre 20 anni fa, i suini di oggi crescono di più (+19%), producendo più carne, con maggiore efficienza e minor escrezione di azoto (-23%).

Si possono quindi allevare 4 suini in più per ogni ettaro di terreno rispetto a vent’anni fa, con una produzione di carne decisamente maggiore, senza aumentare l’azoto escreto e i problemi ambientali che questo potrebbe comportare.

Hanno completato la presentazione il Dottor Fabrizio Conte del Gruppo Martini SPA, che ha presentato i risultati degli accrescimenti dei suini in base ai mangimi utilizzati per lo studio, il Professor Stefano Schiavon ed il Professor Luigi Gallo del Dipartimento di Agronomia, Alimenti, Risorse naturali, Animali ed Ambiente dell’Università degli Studi di Padova, che hanno presentato rispettivamente i risultati di ricerche legate all’alimentazione ad libitum ed all’importanza della lisina nel suino pesante e la possibilità di sostituire in parte o completamente la razione di soia proteica nella dieta del suino con l’alga spirulina.

La Dottoressa Marika De Vincenzi, Analyst – Meat del Team CLAL e TESEO, ha inoltre presentato i dati del mercato suinicolo nazionale ed europeo, con un focus particolare su import-export, consumi e costi di produzione.

Ai seguenti link è possibile scaricare le presentazioni dei relatori: