Rinnovato il contratto di lavoro per gli operai agricoli

Giovedì 1° luglio è stato siglato tra Confagricoltura, Coldiretti, Cia, Flai-Cgil, Fai-Cisl, Uila-Uil, il rinnovo del Contratto Provinciale di Lavoro per gli Operai Agricoli della Provincia di Ferrara, scaduto il 31 dicembre 2020.

“Pur in un momento estremamente difficile e di grande incertezza per l’agricoltura ferrarese – affermano Confagricoltura, Coldiretti e Cia – anche a causa dei numerosi flagelli dovuti ai cambiamenti climatici che in questi ultimi anni hanno colpito alcuni importanti comparti, come quello frutticolo, è stato raggiunto un accordo di spessore che consolida e rafforza le relazioni sindacali nelle dinamiche di crescita ed integrazione del territorio. Diverse le modifiche apportate al contratto; tra le altre, per quanto riguarda l’orario di lavoro, è stato ampliato il periodo in cui potrà essere svolta la cosiddetta “maggiorazione di orario”, ovvero 44 ore settimanali di lavoro ordinario: il periodo andrà dal 1° giugno al 31 ottobre per un massimo di 85 ore; un importante aumento di flessibilità quindi, che consente di coniugare le nuove esigenze delle aziende agricole con la salvaguardia e tutela dei lavoratori impegnati nel settore. Apportata inoltre una importante modifica all’orario notturno per quanto riguarda il settore agrituristico e quello della vendita diretta, settori tra l’altro particolarmente penalizzati dalla crisi dovuta alla pandemia. Importanti novità anche sul versante della classificazione, tese a rendere più adeguate le remunerazioni di alcune particolari mansioni che nel tempo si sono modificate. Introdotta una specifica tariffa per la raccolta generica di prodotti agricoli, anche ortofrutticoli, alla rinfusa, ovvero senza selezione e cernita/controllo e calibratura e/o confezionamento, da applicarsi esclusivamente ai lavoratori precedentemente inseriti nel 1° livello parametrale-Comune A, al superamento delle 170 giornate di lavoro”.

L’accordo prevede aumenti salariali per il personale dipendente nella misura complessiva dell’1,7%, che decorrono dal 1° luglio 2021. Non sono previste somme “una tantum” per il periodo di carenza contrattuale.