Recovery Plan strumento fondamentale per il futuro dei pensionati

Gli anziani hanno pagato sulla propria pelle gli effetti devastanti della pandemia da Covid 19: oltre il 95% delle persone decedute aveva un’età superiore a 60 anni. “Per questo – afferma il Presidente dei Pensionati di Confagricoltura Ferrara, Stefano Spisani – il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) dovrà mettere in atto tutti gli interventi necessari per far sì che non abbiano più a ripetersi gli eventi drammatici che hanno colpito le persone anziane e le categorie fragili, con inevitabili conseguenze nell’economia del Paese e nell’organizzazione della Società.

La pandemia ha reso ancor più manifeste molte situazioni da tempo denunciate dall’Associazione Nazionale Pensionati di Confagricoltura. Negli ultimi decenni tutte le forze politiche hanno trascurato il sostegno finanziario del Sistema Sanitario Nazionale, con preoccupanti ripercussioni sul numero degli addetti e dei posti letto, nonostante il grado d’invecchiamento della popolazione fosse ben oltre la media europea, ed a questo proposito, la provincia di Ferrara purtroppo si colloca ai primi posti tra le province italiane. Nonostante l’abnegazione di tutto il personale sanitario, la pandemia ha messo in rilievo le carenze della medicina territoriale e dell’assistenza domiciliare. I pensionati non autosufficienti sono stati ancor più abbandonati a se stessi, ed il sistema di residenzialità ha mostrato tutti i propri limiti, visto l’insufficiente numero di strutture pubbliche o private convenzionate. L’inadeguatezza assistenziale è poi stata causa di un gran numero di decessi. L’impatto delle restrizioni e dell’isolamento, è stato devastante sullo stato fisico, sul tono dell’umore e sulla performance cognitiva. Da ultimo ma non meno importante – prosegue Stefano Spisani – non va sottaciuto che una buona parte dei pensionati dell’agricoltura vive una situazione di povertà o semi povertà, con pensioni nette di poco superiori ai 500 euro al mese.

Come immaginare e programmare quindi il futuro? Come Associazione abbiamo accolto positivamente l’inserimento, nel PNRR, della riforma dell’assistenza degli anziani non autosufficienti, auspicando che nel merito venga avviato celermente un confronto tra tutti i soggetti sociali interessati ed i Ministeri coinvolti, per dare corpo e sostanza alla legge nazionale di attuazione da varare entro la fine della legislatura, finalizzato altresì ad un sostanziale incremento degli stanziamenti, ritenendo insufficienti i previsti 3,5 miliardi. Occorrerà poi puntare sulla valorizzazione delle persone anziane (il cosiddetto invecchiamento attivo) come risorsa per tutta la società, con indubbi benefici per la sostenibilità del sistema di welfare in termini di riduzione della spesa pubblica per gli interventi di assistenza e cura socio-sanitaria, favorendo altresì lo scambio intergenerazionale di conoscenze reciproco tra giovani ed anziani. “In definitiva – conclude il Presidente dei Pensionati di Confagricoltura Ferrara – gli anziani e le persone fragili dovranno essere messe al centro di un nuovo Sistema sanitario, potenziandolo finanziariamente e rivedendo tutta l’impostazione, spostando il baricentro dall’ospedale alla medicina territoriale, potenziando e riqualificando l’assistenza domiciliare ed assicurando il diritto a tutti gli anziani di poter fruire di strutture residenziali più umane e dotate di alti standard qualitativi.

Infine, priorità assoluta dovrà essere dedicata a sostenere i redditi dei pensionati, con particolare riguardo alle fasce economicamente deboli, adeguando i trattamenti minimi di pensione al 40% del reddito medio nazionale, riformando il meccanismo di rivalutazione annuale calcolato dall’Istat, includendo i generi per loro di prima necessità, le spese farmaceutiche, le prestazioni specialistiche non a carico del Ssn e le spese per le assistenti familiari e colmando lo svantaggio in fatto di tassazione ai danni dei pensionati, introducendo ad esempio un bonus Irpef per tutti coloro che percepiscono pensioni basse”.